L’assetto sociale nel panorama romano è frammentato dalla presenza di molte realtà che vi operano…
L’assetto sociale nel panorama romano è frammentato dalla presenza di molte realtà che vi operano senza osservare la globalità delle risorse.
Ciò permette di porre il focus, non solo sulle necessità dei singoli utenti, ma appunto sulle risorse intrinseche che il territorio porta con sé.
Facendo un’analisi puntuale sugli aspetti essenziali per promuovere il sociale mi interessa soffermarmi su alcuni:
E’ importante riconoscere come obiettivo professionale e di conseguenza avere come focus d’interesse primario, non tanto il raggiungimento di un traguardo economico a breve termine, ma l’adesione dell’interlocutore alla mission della promozione sociale in essere.
La perseveranza è fondamentale nel raggiungimento pratico dell’obiettivo prefissato nonostante possibili difficoltà di percorso. Per perseveranza di obiettivi si intende la capacità di voler superare tutti gli eventuali ostacoli pratici che nel percorso professionale si vanno ad incontrare.
Affermo ciò perché essendo affetta da disabilità motoria con l’utilizzo indispensabile di una sedia a rotelle diventa spesso farraginoso poter raggiungere i vari luoghi per svolgere tale compito professionale.
Nonostante ciò ci vuole tanta pazienza, perseveranza e lungimiranza sulla strategia quotidiana di problem solving da utilizzare.
Per esempio l’assenza di mezzi pubblici in alcune zone o la presenza di barriere architettoniche negli edifici dove svolgere appunto il lavoro di promozione sociale. Il punto di forza risulta proprio essere quello di voler trovare sempre una soluzione ad ogni tipo di problema, per far sì che questo atteggiamento positivo possa trasparire anche durante l’atto promozionale dei servizi offerti all’utenza nel campo sociale.
Monitoraggio della situazione promozionale con appuntamenti periodici di verifica di tale promozione precedentemente effettuata, con conseguente rilancio “spot” di appuntamento per verificare quanti risultati sono stati ottenuti, e se non è così, effettuare una strategia di “rilancio” promozionale, tenendo sempre presente in maniera implicita del contesto economico di cui il territorio è in qualche modo spettatore e fruitore.
Verifica socioeconomica dei servizi promossi, con periodico incontro qualora non si sia in possesso di un risultato costante e soddisfacente a livello economico. La presenza di un trend quantitativo positivo di ciclicità d’utenza, permette di fare un’analisi più puntuale di ciò di cui un territorio è implicitamente soddisfatto grazie ai servizi offerti alla comunità, da ciò di cui esso è carente o addirittura assente. Da questa analisi poi poterne trarre beneficio incrementando strategie di intervento atte a colmare i servizi insufficienti.
In conclusione, cosa suggerire per effettuare una promozione innovativa ed efficace su larga scala?
Cercare di ascoltare il “bisogno” dell’interlocutore, esaminare i servizi già esistenti sul territorio, per non incorrere in interventi ridondanti; intercettare la concorrenza e i loro servizi nel medesimo settore per proporre progetti innovativi e strategicamente competitivi. Non ultimo, elemento importantissimo a mio avviso, è quello di saper catturare l’attenzione dell’interlocutore in modo da indurlo a conoscere sempre di più la realtà in promozione.
